Tony effe: «per rubare il moncler visto su totti mi sono beccato 5 anni». La notte da film, la rissa, il nunchaku e la condanna

Tony effe: «per rubare il moncler visto su totti mi sono beccato 5 anni». La notte da film, la rissa, il nunchaku e la condanna


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Non voleva esserlo, eppure lo è, in fissa con il Capitano. TONY EFFE si mette a nudo nella sua autobiografia, "Non volevo, ma lo sono", raccontando retroscena della sua vita, dagli


esordi con la Dark Polo Gang al successo da solista nel mondo trap e alla sua consolidazione che avverrà con il concerto a Roma al Circo Massimo, previsto per il 6 luglio. APPROFONDIMENTI


Nel libro, il trapper ha raccontato un aneddoto molto curioso che lo legherà per sempre all'ex capitano della Roma, Francesco Totti, a cui ha dedicato un intero capitolo.     IL


RACCONTO  «Mi sono preso 5 anni di condizionale perché volevo il Moncler di Francesco Totti», inizia così il lungo racconto di TONY EFFE nel suo libro "Non volevo ma lo sono". Una


storia che ha dell'incredibile, ma che stando a ciò che dice il trapper è realmente accaduta e tutto è partito da una puntata di C'è posta per te.  «Come tanti romani e romanisti


sono sempre stato infissa col Capitano, è sempre stato il mio modello di riferimento - scrive Nicolò Rapisarda che non ha mai nascosto la sua passione per la Roma -. Proprio sotto Natale


l’avevo visto a C’È POSTA PER TE con addosso quel Moncler bianco iconico. Lo volevo troppo». Da qui l'idea geniale, «L’IDEA ERA DI ANDARE A LEVARE IL MONCLER A QUALCHE PARIOLINO, allora


andiamo al Piper sperando di entrare, solo che all’ingresso eravamo improponibili (...) - e quindi non riescono ad entrare nella discoteca romana -  L’amico mio riesce a farsi un


portafoglio di Gucci e due che stavano là se ne accorgono e ci vengono sotto. Noi scappiamo ma prendono solo me». Una storia che diventa sempre più articolata, quella descritta nel capitolo


dedicato a Francesco Totti, «Uno dei due a un certo punto tira fuori una nunchaku, tipo Bruce Lee e inizia ad agitarlo per aria. Io lo prendo e in un attimo lo faccio svenire sul cofano di


una macchina. Mi levo dal ca**o e frullo il nuchaku (arma tradizionale utilizzata nelle arti marziali, costituita da due bastoni connessi da una catena o corda ndr.) sotto un’auto».  


Purtroppo però, il finale della storia è dolceamaro: «Il secondo dopo siamo circondati da tre volanti e ci portano in commissariato. Dopo l’interrogatorio, mi rilasciano e trovo mia madre


che era venuta a prendermi. MI DANNO AGGRESSIONE INVECE DI RAPINA, LAVORI SOCIALI E CINQUE ANNI DI CONDIZIONALE, IL CHE SIGNIFICA CHE PER TUTTO QUEL TEMPO NON DOVEVO FARE CA**ATE».   LO SPOT


CON TOTTI Una disavventura che parte da un grande amore, quello di Tony Effe per Francesco Totti. L'aneddoto risale, molto probabilmente, a parecchi ani fa quando il trapper non aveva


ancora raggiunto il successo e lo status di oggi. Molte cose sono cambiate, soprattutto nell'ultimo anno. Tony sta per diventare papà per la prima volta della piccola Priscilla, insieme


alla fidanzata Giulia De Lellis e ha organizzato un concerto al Circo Massimo. Per promuovere l'evento, è arrivato in soccorso il suo amato Totti. I due hanno sigillato l'amicizia


con un paio di passaggi con il pallone. Il trapper aveva dichiarato in un'intervista alla Milano Fashion Week, che da sempre considera l'ex calciatore il suo più grande idolo:


«Francesco Totti, il re di Roma. È il mio primo amore. Prima c'è lui, poi mia madre».