Gaza, la guerra – le news. Gaza, spari durante la distribuzione aiuti. Onu: siano crimini di guerra

Gaza, la guerra – le news. Gaza, spari durante la distribuzione aiuti. Onu: siano crimini di guerra


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Sarebbero almeno 27 i palestinesi uccisi dagli spari israeliani mentre erano in attesa di ritirare gli aiuti umanitari. Secondo quanto denuncia Hamas, sarebbero stati colpiti nei pressi di


Rafah. Israele intanto denuncia la morte di tre soldati colpiti nella Striscia di Gaza. Per l'Alto Commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, gli "attacchi mortali"


contro i civili nei pressi dei centri di distribuzione degli aiuti nella Striscia di Gaza costituiscono "un crimine di guerra". PUNTI CHIAVE 22:09 ISRAELE RISPONDE CON


L'ARTIGLIERIA AI LANCI DALLA SIRIA L'Idf ha reso noto di aver risposto con il fuoco di artiglieria al lancio di razzi dalla Siria meridionale. I due proiettili erano caduti in aree


disabitate senza fare danni. L'allarme aereo era risuonato a Haspine e Ramat Magchimime, due città situate nelle alture meridionali del Golan, territorio conquistato da Israele nel


1967 e annesso nel 1981. Secondo i media israeliani, i proiettili lanciati stasera dalla Siria sono stati i primi dalla caduta di Bashar al-Assad, avvenuta a dicembre. 21:24 IDF:


“INTERCETTATO MISSILE LANCIATO DALLO YEMEN” L'ESERCITO ISRAELIANO ha dichiarato di aver intercettato un missile lanciato dallo YEMEN. "A seguito dell'attivazione delle sirene


dell'allarme aereo in diverse zone di Israele, è stato intercettato un missile lanciato dallo Yemen", ha dichiarato l'esercito. 20:48 USA: “GLI AIUTI A GAZA STANNO AVENDO


SUCCESSO MA POSSONO MIGLIORARE” Gli aiuti a Gaza "stanno avendo successo", ma possono "migliorare": lo ha detto la portavoce del dipartimento di stato Usa Tammy Bruce.


20:20 USA: “STIAMO VERIFICANDO LE NOTIZIE SUGLI SPARI AL CENTRO AIUTI DI GAZA” La Casa Bianca ha dichiarato che sta verificando la "veridicità" delle notizie sugli spari mortali


contro i richiedenti aiuti a Gaza, dopo che la Croce Rossa ha dichiarato che 27 persone sono state uccise in un incidente martedì e anche l'esercito israeliano ha dichiarato di aver


avviato indagini. "L'amministrazione è a conoscenza di queste notizie e ne stiamo attualmente verificando la veridicità. Perché purtroppo, a differenza di alcuni media, non


prendiamo per buona la parola di Hamas", ha detto la portavoce Karoline Leavitt. 19:24 IDF: “INDAGINE SU SPARI A SITO AIUTI A GAZA” L'esercito israeliano ha aperto


un'"indagine" sulla morte di 27 palestinesi a seguito di colpi d'arma da fuoco vicino a un centro di distribuzione di aiuti nella Striscia di Gaza. I soldati israeliani


"hanno sparato colpi di avvertimento contro i sospetti che si stavano avvicinando in modo da mettere a repentaglio la loro incolumità", ha dichiarato il Generale di Brigata Effie


Defrin, portavoce dell'esercito israeliano. "L'incidente è sotto inchiesta e faremo piena luce" su quanto accaduto, ha aggiunto, assicurando che l'esercito "non


sta bloccando l'accesso dei cittadini di Gaza ai punti di distribuzione degli aiuti". "Al contrario, lo permettiamo. E' Hamas che sta impedendo questo accesso", ha


assicurato. 18:47 CROCE ROSSA CONFERMA: 27 MORTI IN SPARATORIA A RAFAH Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha confermato la morte di 27 persone in una sparatoria avvenuta


all'alba nei pressi di un centro di distribuzione di aiuti a Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale. "Stamattina presto, l'ospedale da campo della Croce Rossa, con 60 posti


letto, a Rafah ha ricevuto un massiccio afflusso di 184 pazienti", si legge nel comunicato della Croce Rossa, "diciannove di loro sono stati dichiarati morti all'arrivo, e


altri otto sono deceduti poco dopo per le ferite riportate. La maggior parte dei pazienti era stata colpita da colpi d'arma da fuoco". 17:41 IL LEADER EVANGELICO AMERICANO MOORE


NUOVO CAPO DELL’ENTE PER GLI AIUTI A GAZA Il leader evangelico americano Johnnie Moore è stato nominato nuovo presidente esecutivo della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf),


l'organizzazione sostenuta da Stati Uniti e Israele che fornisce aiuti alla popolazione nella Striscia. Lo si legge in una nota rilanciata dai media israeliani. "La Ghf ritiene che


servire la popolazione di Gaza con dignità e compassione debba essere la massima priorità. Invitiamo chiunque a unirsi a noi e raccomandiamo la massima cautela nel condividere informazioni


non verificate provenienti da fonti che hanno ripetutamente diffuso resoconti palesemente falsi", ha affermato Moore, facendo riferimento alle segnalazioni quotidiane di violenze e


incidenti mortali nei pressi dei siti di distribuzione di aiuti, che l'organizzazione nega. Il precedente ad, Jake Wood, si è dimesso la scorsa settimana, alla vigilia dell'avvio


delle operazioni a Gaza, e la società di consulenza americana Boston Consulting Group ha abbandonato il progetto oggi. Moore ha svolto un ruolo di collegamento tra i cristiani evangelici e


il presidente Usa Donald Trump ed è membro della Commissione americana per la libertà religiosa internazionale. 16:23 A HEBRON FERMATI DUE STRANIERI PER “ATTIVITÀ ANTI-ISRAELE” Due


stranieri, provenienti da Svezia e Irlanda, sono stati fermati dalla polizia israeliana dopo essere entrati in una zona militare nei pressi dell'insediamento di Avigayil, nell'area


di Hebron, e sono stati espulsi dallo Stato ebraico. I due, attivisti del movimento Bds (boicottaggio e disinvestimento), sono stati accusati di aver violato un ordine militare e di aver


preso parte ad attivita' anti-israeliane, ha riferito Yedioth Ahonoth. 15:12 HAMAS: “NELLE ULTIME 24 ORE A GAZA UCCISE 40 PERSONE” Quaranta cittadini di Gaza sono stati uccisi e 208


sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore. Lo rende noto il ministero della Salute di Gaza guidato da Hamas. 13:07 LA POLIZIA CANADESE INDAGA I SOLDATI IDF CON DOPPIA CITTADINANZA PER CRIMINI


DI GUERRA La polizia canadese sta indagando su diversi soldati israeliani dalla doppia cittadinanza per potenziali crimini di guerra commessi durante la guerra a Gaza. Lo ha riferito


_Yedioth Ahronoth_, citando il _Toronto Star_. Secondo il quotidiano canadese, le forze dell'ordine hanno confermato l'inchiesta su "potenziali crimini di guerra legati al


conflitto Israele-Hamas", ma non hanno voluto dare ulteriori dettagli oltre al fatto che e' stata avviata all'inizio del 2024. La decisione ha suscitato preoccupazione e


polemiche all'interno delle comunià ebraica e israeliana in Canada. 13:04 MEDIA ISRAELE: “LA NUOVA PORTAVOCE DEL PENTAGONO FECE POST ANTISEMITI” KINGSLEY WILSON, nuova portavoce del


Pentagono, ha "ripetutamente espresso messaggi di retorica antisemita online". E' l'accusa lanciata da diversi media israeliani, tra cui _Times of Israel _e J_erusalem


Post_. Wilson è stata nominata venerdì nuova responsabile stampa del Dipartimento della Difesa Usa. Per il Jerusalem Post, la nomina di Wilson "desta perplessità, poiché nel corso degli


anni ha rilasciato diverse dichiarazioni che indicano il suo sostegno a teorie cospirazioniste antisemite". Secondo il portale israeliano, ad esempio "in passato Wilson ha


rilasciato dichiarazioni che sembravano supportare la teoria della Grande Sostituzione, secondo la quale gli ebrei stanno tentando di sostituire la popolazione bianca degli Stati Uniti


attraverso l'immigrazione". 13:01 IRLANDA VERSO LEGGE CHE VIETA L’IMPORTAZIONE DI MERCI DA COLONIE ISRAELIANE Il governo irlandese ha approvato la bozza di un disegno di legge per


vietare l'importazione di merci dagli insediamenti israeliani considerati illegali in base al diritto internazionale. Si tratta di una mossa senza precedenti per un Paese membro


dell'Unione Europea. "Il governo ha accettato di promuovere una legislazione che proibisce il commercio di merci con gli insediamenti illegali nei Territori palestinesi


occupati", ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri. Prima della decisione, il capo della diplomazia e vice premier Simon Harris aveva espresso la speranza che altri Paesi


dell'Ue seguissero l'esempio di Dublino. Nel maggio 2024 l'Irlanda - insieme a Spagna, Norvegia e successivamente Slovenia - ha riconosciuto lo Stato palestinese, provocando


ritorsioni da parte di Israele. Il mese scorso, il presidente francese EMMANUEL MACRON ha annunciato che Parigi potrebbe fare altrettanto a giugno. La decisione di Dublino arriva una


settimana dopo che l'Ue ha ordinato una revisione dell'Accordo di associazione con Israele nel tentativo di fare pressioni sullo Stato ebraico in merito alla guerra a Gaza. Il


divieto di importazioni dalle colonie in Irlanda sarebbe simbolico e di impatto economico minimo, poiche' i volumi commerciali con i Territori - limitati a beni come frutta, verdura e


legname - valevano meno di un milione di euro tra il 2020 e il 2024. Tuttavia, romperebbe "una situazione di stallo decennale e fallimentare a livello Ue": "Dopo decenni


passati a dire e ripetere che gli insediamenti sono totalmente illegali e che l'Ue si oppone, questa e' la prima volta che alle parole si affiancano i fatti", ha commentato


Conor O'Neill, responsabile delle politiche di Christian Aid Ireland, che ha contribuito alla stesura di una precedente versione della legislazione irlandese nel 2018. Il portavoce del


ministero degli Esteri ha affermato che un aggiornamento sulla bozza di legge sara' presentato al governo "nelle prossime settimane". Non si prevede che diventi legge prima


dell'autunno. 12:59 USA CONTRO ONU: “LE CRITICHE SU DISTRIBUZIONE AIUTI A GAZA SONO IPOCRISIA” "Il massimo dell'ipocrisia". Con queste parole il dipartimento di Stato


americano ha risposto alle critiche delle Nazioni Unite e delle organizzazioni non governative agli sforzi sostenuti da Israele e Stati Uniti sulla distribuzione degli aiuti a Gaza. "È


un peccato, perché il problema è dare aiuti a Gaza e poi improvvisamente si passa a lamentarsi dello stile o della natura di chi lo fa", ha dichiarato la portavoce del dipartimento di


Stato, TAMMY BRUCE, secondo cui "la vera storia è che gli aiuti e il cibo stanno arrivando a Gaza in modo massiccio" "Quando si guarda a 8.000 scatole di cibo, sarebbe come


andare al centro commerciale? No, non lo è. Questo è un ambiente complicato e la storia è che sta funzionando", ha continuato in un riferimento all'assalto di migliaia di


palestinesi al nuovo centro di distribuzione degli aiuti a Gaza, dove i militari israeliani hanno dovuto sparare colpi di avvertimento per disperse la folla, mentre le ong accusano la Gaza


Humanitarian Foundation sostenuta dagli Stati Uniti di non avere l'esperienza necessaria per gestire questo tipo di situazione. 12:12 SPAGNA: “STOP A 1680 MISSILI ISRAELIANI” Il


ministero della Difesa spagnolo ha intrapreso "un processo di disconnessione dalla tecnologia israeliana". Lo scrive _El Mundo_ citando proprie fonti, secondo le quali "è in


corso un processo di revoca per il graduale ritiro della tecnologia israeliana". Inoltre, scrive EL PAÌS, è stato annunciato l'annullamento del contratto che l'azienda


spagnola PAP TENCOS aveva firmato con l'israeliana Rafael per un valore di 287,5 milioni di euro per l'acquisto di 1.680 missili anticarro Spyke Lr2, che avrebbero dovuto essere


prodotti in Spagna. Oltre a sospendere questo contratto, il ministero della Difesa sta rallentando altri piani di modernizzazione che erano stati pianificati. 11:54 ONU: “GLI ATTACCHI CONTRO


I CENTRI DI DISTRIBUZIONE DI AIUTI SONO CRIMINI DI GUERRA” Sono ''crimini di guerra'' gli attacchi ''mortali'' sferrati contro le persone in attesa


di ricevere aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il capo della Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite, VOLKER TURK. "Gli attacchi mortali contro civili


sconvolti che cercano di accedere alle misere quantità di aiuti alimentari a Gaza sono inaccettabili", ha dichiarato Turk. "Gli attacchi diretti contro i civili costituiscono una


grave violazione del diritto internazionale e un crimine di guerra", ha aggiunto. 11:20 LUFTHANSA PROROGA LA SOSPENSIONE DEI VOLI PER TEL AVIV FINO AL 22 GIUGNO Lufthansa ha nuovamente


prorogato la sospensione dei voli per Tel Aviv fino al 22 giugno. "Il gruppo Lufthansa sospende i voli da e per Tel Aviv fino a domenica 22 giugno", ha dichiarato il gruppo


tedesco. La sospensione dei voli per Tel Aviv era precedentemente prevista fino al 15 giugno. In guerra da quasi 20 mesi nella Striscia di Gaza contro Hamas, in seguito dell'attacco del


movimento islamista palestinese del 7 ottobre 2023, Israele sta subendo crescenti pressioni internazionali per porre fine al conflitto. La situazione umanitaria rimane critica nel


territorio palestinese, dove Israele ha imposto un blocco totale per oltre due mesi, allentandolo parzialmente alla fine di maggio. Il gruppo Lufthansa, che comprende anche Swiss, Austrian


Airlines Brussels Airlines, Eurowings e ITA Airlines, ha modificato più volte il programma di voli dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza, così come altre compagnie aeree.


11:18 PROCESSO A NETANYAHU, L’ACCUSA AVVIA IL CONTROINTERROGATORIO Il controinterrogatorio contro il primo ministro BENJAMIN NETANYAHU accusato di corruzione e' iniziato questa mattina


all'interno delle aule del tribunale distrettuale di Tel Aviv, dopo un lungo esame diretto da parte del suo team di difesa e cinque anni dopo l'inizio del processo. Come riporta


il_ Times of Israel_, l'avvocato YEHONATAN TADMOR dell'Ufficio del Procuratore di Stato ha iniziato il controinterrogatorio con domande sul Caso 1000, in cui Netanyahu è accusato


di frode e violazione della fiducia per aver presumibilmente accettato regali di lusso del valore di centinaia di migliaia di shekel dal magnate di Hollywood ARNON MILCHAN e dal miliardario


australiano JAMES PACKER, e di aver fatto in cambio favori allo stesso Milchan. Il giudice RIVKA FRIEDMAN-FELDMAN, che presiede il caso, ha ricordato al primo ministro il suo obbligo di dire


la verità quando risponde alle domande dei pubblici ministeri. Tadmor ha poi proseguito con domande sul periodo in cui Netanyahu è stato convocato per la prima volta dalla polizia per un


interrogatorio sul Caso 1000 nel 2016. Tadmor ha chiesto a Netanyahu se si èe' preparato per l'interrogatorio della polizia, e in particolare se sapeva che era collegato alla sua


relazione con ricchi uomini d'affari e alla ricezione di regali di valore da parte loro. Netanyahu, che ha risposto affermando di ricordare che la questione del suo rapporto con gli


uomini d'affari è emersa nella sua preparazione per l'interrogatorio, ha aggiunto: "Non faccio favori agli uomini d'affari", definendo le accuse nei suoi confronti


"una persecuzione". 10:56 APERTO UN NUOVO PUNTO DI DISTRIBUZIONE AIUTI NEL NORD DI GAZA L'AMERICAN AID FUND FOR GAZA ha annunciato l'apertura di un altro punto di


distribuzione di aiuti, per la prima volta nel nord della Striscia di Gaza. Lo rende noto _Ynet_. La dichiarazione afferma che "come parte del piano di espansione progettato per


facilitare l'arrivo degli aiuti nelle aree settentrionali. I dettagli delle date di distribuzione e il meccanismo per ricevere l'assistenza saranno pubblicati in seguito".


Inoltre, la fondazione ha aggiornato che il centro di distribuzione di Tel a-Sultan a Rafah ha distribuito questa mattina 21 camion di cibo, per un totale di circa 20.000 scatole, portando


il numero totale di pasti distribuiti finora a circa 7 milioni di pasti. 10:40 IERI TELEFONATA TRA NETANYAHU E RUBIO Mentre l'accusa inizia il suo controinterrogatorio nel suo processo


penale, il primo ministro BENJAMIN NETANYAHU ha rivelato di aver parlato ieri sera con il segretario di Stato americano MARCO RUBIO. Netanyahu ha spiegato che i due hanno parlato dalle 22


alle 23 e che poi ha dovuto terminare la chiamata per prepararsi al processo. "Gli ho detto: 'Ascolta, ho bisogno di organizzare alcune cose per il


controinterrogatorio'", dice Netanyahu. Lui non ci credeva e nemmeno io ci credevo, perche' secondo me tutta questa indagine e' una barzelletta". La richiesta arriva


mentre Israele e' preoccupato che l'amministrazione Trump possa accettare un accordo nucleare con l'Iran che consenta alla Repubblica islamica di continuare


l'arricchimento dell'uranio sul suo suolo. L'ufficio del primo ministro non ha risposto alle domande sul contenuto della chiamata. 10:33 AL JAZEERA: 27 MORTI E 90 FERITI


DURANTE LA DISTRIBUZIONE DEGLI AIUTI A GAZA Almeno 27 persone sono morte e più di 90 sono rimaste ferite mentre erano in attesa di ricevere aiuti nella zona di Rafah, nel sud della Striscia


di Gaza. Lo riferisce la tv satellitare _al-Jazeera_, sulla base delle ultime denunce del ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì in mano a Hamas. 10:15 LE CONDOGLIANZE DI


NETANYAHU ALLE FAMIGLIE DEI TRE SOLDATI ISRAELIANI MORTI A GAZA Il primo ministro BENJAMIN NETANYAHU ha rilasciato una dichiarazione di condoglianze per la morte dei tre soldati del


Battaglione Givati durante un'esplosione a Gaza. Nella sua dichiarazione, ha scritto: "A nome di tutti i cittadini di Israele, io e mia moglie inviamo le nostre più sentite


condoglianze alle famiglie dei nostri eroici combattenti, il sergente LIOR STEINBERG, il sergente OFEK BERHANA e il sergente OMER VAN GELDER, che sono caduti a Gaza nella campagna per


sconfiggere Hamas e liberare i nostri ostaggi. I nostri cuori soffrono con le famiglie nel loro momento peggiore". 09:57 DIECI PALESTINESI UCCISI DAI RAID ISRAELIANI A KHAN YOUNIS: DUE


SONO BAMBINI Almeno dieci palestinesi sono stati uccisi dai raid israeliani nella Striscia di Gaza questa mattina, secondo l'agenzia di stampa Wafa citata dal Guardian. Tra le vittime,


secondo quanto riportato, ci sono anche due bambini, uccisi in un attacco contro un'abitazione che ospitava sfollati a Khan Yunis. 09:15 L’IDF AMMETTE GLI SPARI VICINO AL SITO DEGLI


AIUTI: “SI INDAGA SU INCIDENTE” L'esercito israeliano (Idf) ha ammesso che i suoi soldati hanno aperto il fuoco oggi contro dei palestinesi nei pressi di un sito di distribuzione degli


aiuti umanitari gestito dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) nel sud di Gaza, vicino Rafah. La versione fornita dall'Idf è che i militari hanno sparato contro delle persone che


avanzavano verso di loro in un modo che costituiva una minaccia per i soldati. "Nella giornata di oggi, durante lo spostamento della folla lungo i percorsi designati verso il sito di


distribuzione degli aiuti, a circa mezzo chilometro dal sito, le truppe dell'IDF hanno identificato diversi sospetti che si muovevano verso di loro, deviando dai percorsi di accesso


designati. Le truppe hanno effettuato colpi di avvertimento e, dopo che i sospetti non si sono ritirati, sono stati sparati ulteriori colpi in direzione di alcuni sospetti che avanzavano


verso le truppe", scrive l'esercito su Telegram. "L'Idf è a conoscenza delle notizie relative alle vittime e sta esaminando i dettagli dell'incidente", si legge


ancora. 08:30 MEDIA, 24 MORTI E 200 FERITI DURANTE LA DISTRIBUZIONE DEGLI AIUTI Sale almeno a 24 il numero dei palestinesi uccisi da spari delle forze israeliane "mentre si dirigevano


verso un centro americano per la distribuzione di aiuti umanitari a ovest di Rafah", nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce la tv satellitare _al-Jazeera_, sulla base di quanto


denunciato dal ministero della Salute a Gaza, che nel 2007 finì in mano a Hamas. La Striscia è teatro delle operazioni militari israeliane contro Hamas dall'attacco del 7 ottobre 2023


in Israele. Il ministero denuncia un "nuovo massacro" con accuse a Israele. E la tv _al-Aqsa_, controllata da Hamas, parla di "200 feriti" oltre ai 24 morti. FILE


INFINITE, ASSALTI, MORTI, IL DISASTRO DEI CONTRACTOR NELLA MACCHINA DEGLI AIUTI NELLA STRISCIA dal nostro inviato Fabio Tonacci 03 Giugno 2025 07:43 IDF AMMETTE: A RAFAH INCIDENTE SOTTO


INDAGINE Le forze armate israeliane hanno ammesso la sparatoria di Rafah: “I dettagli sono oggetto di indagine”. I militari, si afferma in una prima nota, non hanno impedito di raggiungere


il centro per la distribuzione degli aiuti. I caduti, che avevano tra i 20 e i 22 anni, erano tutti del battaglione Rotem della Brigata Givati. La versione fornita dall'Idf è che i


militari hanno sparato contro delle persone che avanzavano verso di loro in un modo che costituiva una minaccia per i soldati. "Nella giornata di oggi (martedì), durante lo spostamento


della folla lungo i percorsi designati verso il sito di distribuzione degli aiuti, a circa mezzo chilometro dal sito, le truppe dell'IDF hanno identificato diversi sospetti che si


muovevano verso di loro, deviando dai percorsi di accesso designati. Le truppe hanno effettuato colpi di avvertimento e, dopo che i sospetti non si sono ritirati, sono stati sparati


ulteriori colpi in direzione di alcuni sospetti che avanzavano verso le truppe", scrive l'esercito su Telegram. "L'Idf è a conoscenza delle notizie relative alle vittime


e sta esaminando i dettagli dell'incidente". 07:37 TRE SOLDATI ISRAELIANI UCCISI NEL NORD DI GAZA L'esercito israeliano afferma che tre dei suoi soldati sono stati uccisi


nella Striscia di Gaza, in quello che sarebbe l'attacco più grave contro le sue forze da quando Israele ha posto fine al cessate il fuoco con Hamas a marzo. I militari sarebbero stati


colpiti durante uno scontro nel nord di Gaza. Al momento non sono noti ulteriori dettagli. Media locali riferiscono di un’esplosione. 07:29 HAMAS DENUNCIA: SPARI CONTRO FOLLA CHE RITIRAVA


AIUTI, 20 MORTI Una ventina di persone è stata uccisa dal fuoco dell'esercito israeliano mentre era in attesa della distribuzione degli aiuti a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo


affermano fonti di Hamas citate dal Times of Israel. Negli ultimi due giorni a Rafah almeno una trentina di persone sono state uccise mentre aspettavano di ricevere cibo in un centro aperto


di recente. Gaza Humanitarian Foundation, l'organismo sostenuto da Stati Uniti e Israele responsabile della distribuzione degli aiuti, smentisce che la sparatoria sia avvenuta nella


sua struttura. "La distribuzione degli aiuti questa mattina a Rafah si è svolta senza incidenti", afferma in una nota quasi tre ore dopo l'apertura del sito, dove, dice, sono


stati consegnati "21 camion di cibo per un totale di 20.160 scatole". Precisa però: "Sappiamo che le Idf stanno indagando per verificare se diversi civili siano rimasti feriti


dopo aver oltrepassato il corridoio sicuro designato ed essere entrati in una zona militare chiusa", afferma la GHF "Si trattava di un'area ben al di fuori del nostro sito di


distribuzione sicuro e della nostra area operativa. Riconosciamo la natura difficile della situazione e consigliamo a tutti i civili di rimanere nel corridoio sicuro quando si recano ai


nostri siti di distribuzione". Negli ultimi otto giorni, Ghf afferma di aver distribuito 7 milioni di pasti in tre siti di distribuzione nella parte meridionale e centrale di Gaza. Ma


la classificazione dei pasti si basa su scatole di prodotti alimentari secchi che necessitano ancora di attrezzature per cucinare o di cucine comunitarie, molto limitate in tutta la Striscia


dopo quasi 20 mesi di conflitto devastante. ARGOMENTI