
Raid israeliano nel sud della siria, l’idf: “colpite armi del regime”. Damasco: non siamo una minaccia
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Israele ha colpito la Siria meridionale con una serie di attacchi nella notte. "Violente esplosioni hanno scosso la Siria meridionale, in particolare la città di Quneitra e la regione
di Daraa, a seguito di attacchi aerei israeliani", ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani. L'esercito israeliano (Idf) ha confermato l’operazione spiegando che
i suoi "caccia hanno colpito armi appartenenti al regime siriano nell'area della Siria meridionale" in seguito ai razzi lanciati martedì notte verso il lato israeliano delle
Alture del Golan. "Il regime siriano è responsabile dell'attuale situazione in Siria, e continuerà a subirne le conseguenze finché continueranno le attività ostili dal suo
territorio - si legge in un comunicato dell'Idf pubblicato su Telegram – l'esercito opererà contro ogni minaccia allo Stato di Israele". RAFAH, SECONDA STRAGE DEL PANE. I
TESTIMONI: “L’IDF CI SPARAVA ADDOSSO, HO STRISCIATO PER 600 METRI” dal nostro inviato Fabio Tonacci 04 Giugno 2025 Il governo siriano non ha confermato i lanci di razzi contro Israele, il
primo attacco missilistico dal territorio siriano dal 5 maggio 2024 e il primo dalla caduta di Assad a dicembre. Ma ha condannato il contrattacco israeliano, affermando che ha causato
"gravi perdite umane e materiali" e violato la sovranità della Siria "in un momento in cui abbiamo maggiormente bisogno di soluzioni calme e pacifiche". Lo riporta Times
of Israel. "Chiediamo alla comunità internazionale di assumersi le proprie responsabilità per fermare questi attacchi e di sostenere gli sforzi volti a ristabilire la sicurezza e la
stabilità in Siria e nella regione – ha spiegato il ministero degli Esteri di Damasco – la Siria non ha rappresentato e non rappresenterà una minaccia per nessuna parte nella regione e si
impegna a contenere gli attori non statali armati nella Siria meridionale”. Era stato il ministro della Difesa Israel Katz a dichiarare che Israele considera il leader siriano Ahmad al-Shara
"direttamente responsabile di ogni minaccia e lancio di razzi verso lo Stato di Israele. La risposta completa arriverà presto", aveva minacciato Katz, aggiungendo che Israele
"non permetterà un ritorno alla realtà del 7 ottobre".