
Strage di ragazzi a fonte nuova, nei video l'auto che corre a folle velocità. Leo, il sopravvissuto: «non ricordo nulla»
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di Rinaldo Frignani ed Edoardo Iacolucci I carabinieri della compagnia di Monterotondo hanno analizzato le immagini della videosorveglianza cittadina. Acquisiti i telefonini dei sei ragazzi
sulla Cinquecento. I testimoni: «Quella macchina è passata più volte» Nei filmati delle telecamere di vigilanza che sorvegliano Fonte Nuova, Comune alle porte di Roma, la Fiat Cinquecento
guidata (presumibilmente) da VALERIO DI PAOLO, 21 anni, appassionato di calcio e kick boxing, è un lampo bianco nella notte. GLI IMPIANTI VIDEO FATICANO A METTERLA A FUOCO nei circa 1.800
metri che separano il «Dk33» di via Nomentana, locale cult della movida a nord di Roma, oltre il Raccordo anulare, e il punto in cui, al civico 611, l’utilitaria si è schiantata alle 2.30
della notte di giovedì, prima contro un lampione, quindi contro un albero, concludendo la sua carambola al centro della carreggiata, ribaltata su un fianco. La conferma che, come spiegano i
carabinieri della compagnia di Monterotondo, coordinati dal procuratore capo di Tivoli Francesco Menditto, chi guidava l’utilitaria stava percorrendo «QUELLA STRADA A VELOCITÀ ELEVATA PRIMA
DI PERDERE IL CONTROLLO DELL’AUTO». A bordo della vettura, intestata alla madre di Di Paolo, oltre al ragazzo, c’erano i suoi amici di sempre: Alessio Guerrieri e Simone Ramazzotti, cugini
21enni e calciatori del Tor Lupara, come anche Leonardo Chiapparelli (21), con la fidanzata Flavia Troisi e l’amica Giulia Sclavo, entrambe di 17 anni. NELL’ALBA DI SANGUE A FONTE NUOVA,
identica a quella del 19 maggio 2007, quando a poche centinaia di metri morirono altri cinque ragazzi (il 31 gennaio 2011 altri tre poco lontano), si è salvato solo Chiapparelli, ricoverato
all’ospedale Sant’Andrea in prognosi riservata. TUTTI GLI ALTRI SONO MORTI. «Leo» non sarebbe in pericolo di vita, ieri ha parlato con la madre e con uno psicologo. Ha saputo che i suoi
amici non ci sono più e PRESTO POTREBBE ESSERE SENTITO ANCHE DAI CARABINIERI CHE LO RITENGONO UN PREZIOSO TESTIMONE di quello che è successo sulla Cinquecento, omologata per quattro
passeggeri, sulla quale invece viaggiavano in sei. Il 21enne avrebbe detto solo: «Non ricordo nulla». Dai video, acquisiti dai militari dell’Arma, È EMERSO CHE LA CINQUECENTO AVREBBE
PERCORSO A RAPIDISSIMA VELOCITÀ IL TRATTO CHE, prima della rotatoria Ballotti su via Nomentana, porta al luogo dell’incidente, dove le telecamere sono alimentate con batterie solari e quindi
in funzione solo di giorno. Viaggiava, secondo i calcoli, a OLTRE 110 CHILOMETRI ORARI INVECE CHE A 50, se le perizie disposte dalla procura - che indaga contro ignoti per omicidio stradale
- dovessero confermarlo. Si attendono gli esiti delle autopsie e degli esami tossicologici, così come di quelli sui telefonini dei ragazzi. Ma chi guidava, secondo gli accertamenti
investigativi, andava ben oltre il limite di velocità e probabilmente a bordo non tutti avevano le cinture di sicurezza allacciate: i quattro ragazzi seduti dietro sono stati sbalzati fuori
dall’abitacolo nel ripetuto cappottamento della Cinquecento a causa della rottura del tettuccio. GLI ALTRI DUE SONO STATI ESTRATTI DAI VIGILI DEL FUOCO. L’auto era distrutta, senza la ruota
anteriore destra che avrebbe colpito il marciapiede di via Nomentana all’uscita di un curvone, preso troppo forte, che ha catapultato via la Cinquecento. Secondo alcuni residenti, sentiti
dai carabinieri, NON ERA LA PRIMA VOLTA CHE NELLA NOTTE DI GIOVEDÌ QUELL’AUTO PASSAVA DA QUELLE PARTI. E sembra sempre oltre il limite di velocità cittadino. I sei ragazzi erano usciti per
brindare a Flavia nel bar di fronte al «Dk33», dove la 17enne lavorava con la madre. Le ultime foto della serata di allegria trovate sui telefonini dei ragazzi e postate agli amici sono
state scattate lì dove poi sono rimasti la giovane festeggiata con il fidanzato. Gli altri quattro avevano attraversato la strada per recarsi dall’altra parte della strada: il locale
notturno era affollato da oltre 300 persone, IL PARCHEGGIO PIENO, COME I MARCIAPIEDI ESTERNI. Perché Flavia e Leonardo siano saliti con loro sulla Cinquecento rimane un mistero. Così come IL
MOTIVO DEI RIPETUTI GIRI SU VIA NOMENTANA PRIMA DELLO SCHIANTO sui quali indagano i carabinieri. «Il giorno dei funerali sarà lutto cittadino, questo è un dolore che Fonte Nuova già
conosce», annuncia il sindaco Piero Presutti. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri conferma l’impegno «AFFINCHÉ NON SI CORRA SULLE STRADE», mentre Eleonora Mattia, presidente della
Commissione politiche giovanili della Regione Lazio, chiede «MISURE SUI SOCIAL CHE INCITANO A BRAVATE ALLA GUIDA». VAI A TUTTE LE NOTIZIE DI ROMA ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI CORRIERE ROMA
28 gennaio 2023 ( modifica il 28 gennaio 2023 | 15:51) © RIPRODUZIONE RISERVATA