Come salvarsi la vita con la divina commedia: esce il saggio il potere di dante, per passare dalla

Come salvarsi la vita con la divina commedia: esce il saggio il potere di dante, per passare dalla "selva oscura" a "riveder le stelle"


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IL PIÙ POTENTE ANSIOLITICO? È LA DIVINA COMMEDIA. Da mercoledì 14 APRILE arriva in libreria e in tutti gli store online _IL POTERE DI DANTE_ (Libreria Pienogiorno, € 17,90), un affascinante


percorso di trasformazione personale – dallo smarrimento alla piena realizzazione di sé – attraverso il viaggio dantesco. Lo firmano RICHARD SCHAUB e BONNEY GULINO SCHAUB, due psicoterapeuti


americani che collaborano con la Società Italiana di Psicosintesi Terapeutica di Firenze. Gli autori hanno a lungo studiato il pensiero dello psichiatra ROBERTO ASSAGIOLI, discepolo di


Freud e di Jung, per il quale l’opera dantesca non fu una semplice esperienza letteraria ma ebbe un’influenza pregnante sul suo lavoro di terapeuta: “La Divina Commedia non è solo il


capolavoro senza tempo che tutti conosciamo”, dicono. “Assagioli considerava L’OPERA DI DANTE UN SAGGIO SPIRITUALE e riconosceva nella Divina Commedia lo stesso itinerario spirituale e


terapeutico che egli aveva percorso con i suoi pazienti”. L’INFERNO DI DANTE, COSÌ, RAPPRESENTA IL CATALOGO DEI NOSTRI DISAGI: ansia, frustrazione, rimpianti, rabbia, paure, trappole


invalidanti in cui è fin troppo facile incappare nel corso “_del cammin di nostra vita_“. IL PURGATORIO LA STRADA PER LIBERARSENE. IL PARADISO IL PASSAGGIO A UNA VITA PIENAMENTE REALIZZATA,


che esprima le potenzialità di saggezza e unicità che risiedono in ciascuno. Dalla “selva oscura” a “riveder le stelle”, il volume guida il lettore a sperimentare nella propria esistenza il


grande potere di rinnovamento di un poema eternamente contemporaneo, anche 700 anni dopo la morte del suo autore. _ECCO UN’ANTICIPAZIONE DEL LIBRO:_ _Dante dedicò un terzo della Divina


Commedia ai particolari dolorosi di tutti gli impulsi malvagi della natura umana: ignavia, lussuria, ingordigia, avidità, ira, arroganza, violenza, frode, tradimento – comportamenti che nel


Medio Evo erano catalogati come «peccati», e nei quali noi stessi ci imbattiamo ogni giorno – a casa, sul lavoro, nel vicinato, nella nazione._ _Vogliamo uscire tutti dall’inferno: non è una


novità. Dell’inferno ci parlano i giornali, lo vediamo in tv. Si annida nelle nostre città, nelle nostre comunità. Gli uomini si odiano, si tradiscono, si uccidono. Sono stupidi, ingordi,


avidi, insensibili; imbrogliano e mentono._ _I libri di storia ci raccontano di massacri e di pari passo ci descrivono le scoperte, i progressi, le conquiste della creatività umana. Gli


scienziati scoprono come dividere l’atomo e utilizzano queste conoscenze per costruire l’arma più distruttiva che il mondo abbia mai conosciuto. Sembra proprio che non sia possibile tenere


l’inferno lontano da noi._ _Quello che Dante ci narra dei dannati ci viene continuamente riproposto dai pazienti che, in preda alla disperazione, ci descrivono esperienze spaventose e ci


chiedono: «Che cosa non va negli uomini? Come possono farsi questo? Dov’è Dio? Se Dio esiste e permette che tutto ciò accada, io lo odio»._ _Ma il fatto che le tenebre siano onnipresenti


spiega perché debbano essere esplorate. Se l’inferno è intorno a noi, le risposte cui giungeremo dovranno reggere al dolore, alla sofferenza, al senso di perdita che sperimentiamo ogni


giorno._ _La questione è: come possiamo amare tutto questo? Ci sembra impossibile perché l’intero ciclo della vita – la nascita, la crescita, il decadimento, la morte – non è di per sé


suscettibile di amore: è facile amare la nascita e la crescita; è facile temere il decadimento e la morte._ _Una metà della vita è pervasa dall’amore; l’altra metà, dall’odio. La paura è


piantata solidamente nel mezzo della nostra esistenza. Sembra che niente possa cambiare questo dato di fatto. Cercate pure di erigere una barriera ricorrendo all’arte, alla religione, alla


scienza: la paura le inghiotte e ci fissa negli occhi. Semplicemente esiste. È la condizione umana._ _Ecco perché da un certo punto di vista la raffigurazione dell’inferno data da Dante è


rassicurante. La sua umanità, i suoi interrogativi e dubbi, le sue paure e reazioni emotive sono incorporate nella mappa che egli traccia per arrivare agli stati di coscienza superiore e


armonia di vita._ _Avete mai visto una di quelle cartine dei trasporti pubblici che con una X o un cerchio indicano: «Siete qui»? È quello che fa Dante. Ci dice che dobbiamo cominciare dal


punto in cui ci troviamo. Non dobbiamo sopprimere le emozioni per essere più spirituali, e non dobbiamo sopprimere la mente per evitare i pensieri o per avere solo pensieri buoni. Dobbiamo


invece elaborare la conoscenza di noi stessi in rapporto alle emozioni e ai pensieri così come sono, e questa elaborazione porterà alla fine a cambiare il nostro modo di sentire emotivo e


fisico. Non ci sono scorciatoie per trovare la strada dopo averla smarrita, e pur potendo procurarci delle buone guide, alla fine soltanto noi possiamo sviluppare la nostra mente. Una


spiritualità duratura non può essere imposta dall’esterno. È un lavoro interiore._ _Dante e Roberto Assagioli ci dicono che la nostra personalità e la nostra spiritualità non possono essere


scisse, che il nostro sviluppo mentale-emotivo e il nostro sviluppo spirituale sono aspetti di un’unica attività. Abbiamo conosciuto molte persone che cincischiano con la spiritualità e non


concludono niente. Purtroppo, alla prima crisi, la loro spiritualità non realizzata si dissolve come nebbia al sole. Una ragione forse è che non si sono mai impegnate veramente per


trasformarsi._ _Tutti siamo pellegrini in questo mondo. Tutti ci smarriamo e portiamo il nostro fardello, la nostra versione dell’inferno, e il fardello che il mondo mette su di noi.


Malgrado questi ostacoli, percepiamo in noi il germe di una promessa, e vediamo che la nostra vita tende al mantenimento di quella promessa. Questo viaggio indica la via verso questo


adempimento. Seguiamo Dante e Assagioli che ci faranno da guide, e scendiamo insieme nell’inferno… per scoprire il paradiso e una strada per raggiungere l’armonia._