
Coni, Carraro e il rischio ricorsi - la Repubblica
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Una vicenda che rischia di non concludersi nemmeno il 26 giugno, giorno previsto per le votazioni alla presidenza del Coni. C'è il rischio infatti ci sia uno strascico con i ricorsi. Per ora
si sono candidati Luciano Buonfiglio, Luca Pancalli, Giuseppe Macchiarola, Carlo Iannelli, Mauro Checcoli ed Ettore Thermes (manca però un documento della Fiv). La lista si chiude giovedì 5
giugno, alle ore 14. A questi sei nomi potrebbe aggiungersi quello di Franco Carraro: solo giovedì mattina, in extremis, scioglierà la riserva ma a oggi pare proprio intenzionato a scendere
anche lui in campo.
Nonostante il pesante parere negativo del ministro Abodi (vedi Spy Calcio del 3 giugno) che sostiene appunto come Carraro non sia candidabile. Lui è di tutt'altro parere: al Coni c'è una
memoria di otto pagine del professor Luigi Medugno che Carraro conosce sin da quando era in Figc. Secondo Medugno, il “presidentissimo” sarebbe candidabile pur essendo stato alla guida del
Coni dal 1978 al 1987, lasciando quindi prima della legge di riforma del 2004. Inoltre, come i sindaci, può ripresentarsi, avendo saltato molti mandati. In più il governo Meloni nel 2023 ha
approvato lo statuto del Coni. Due pareri opposti. Il rischio, se davvero Carraro volesse correre, è che ci possano essere ricorsi: ne avrebbero diritto Pancalli e c. in quanto detentori di
“interesse legittimo”. Situazione assai ingarbugliata.
"Io mi sono solo limitato a girare il parere alla commissione elettorale, che adesso dovrà fare le sue valutazioni” commenta Giovanni Malagò a proposito del parere del ministero dello Sport
che vieterebbe la possibilità di andare oltre i tre mandati tagliando fuori Carraro. Il presidente del Coni ha parlato a margine della presentazione del report dell'attività antidoping 2024
di Nado Italia all'Università di Roma "Foro Italico": “Non mi esprimo a 24 ore dal termine delle candidature, non c'è niente di peggio di un dirigente sportivo che dia interpretazioni su
questo. Tanto più se uno è coinvolto in prima persona, come magari posso essere io o un politico. Ci sono i tecnici, i giuristi, poi uno fa le sue valutazioni e assume le responsabilità di
quello che ritiene giusto fare".
La commissione elettorale del Coni è composta dai dirigenti Alvio La Face, Michele Signorini e Alessandro Cherubini. Dovranno dare il loro parere. Le elezioni, come detto, sono il 26 giugno:
ma qualcuno potrebbe ricorrere al Collegio di garanzia del Coni ed eventualmente anche al Tar del Lazio. Ci sono vari fronti contrapposti. Intanto giovedì si chiudono anche le candidature
alla Giunta Coni: sarebbero interessati fra altri Stefano Mei (Fidal), Diana Bianchedi, Giuseppe Manfredi (Fipav), Ugo Claudio Matteoli (Fipsas) e Marco Di Paola (Fise). Ma certo a Palazzo H
si respira nervosismo. I nomi in ballo sono importanti.